04 February, 2011

GELSOMINO:

La parola " Gelsomino" deriva dal persiano " yasamin"
 con la sovrapposizione della parola " gelso ".
 Appartiene alla famiglia delle Oleaccee, dai fiori stellati bianchi
 o gialli e molto profumati. Comprende circa duecento
 specie arbustive. Il Gelsomino più noto è lo Jasminus officinale.
 Altra specie rinomata è lo Jasminum umile.

In tedesco: der Jasmin. In inglese: the jasmine.
Aimè-Martin dice che il Gelsomino sembra essere
 stato creato appositamente per servire l'emblema
 dell' amabilità e lo paragona alle persone di carattere
 perfetto, che sembrano messe nella società per
 arricchirla moralmente.
Il Gelsomino, originario del Malabar nelle Indie Orientali
, fu importato nell'Europa dai navigatori spagnoli in epoca
 non ben precisata fra il 1524 ed il 1528. Ma in Italia sembra
 però che esistesse anche prima di quel tempo, e ne fa
 prova una figura di tal fiore ben disegnata e colorita che
 si trova nel Codice lasciatoci dal Rinio " Liber de Simplicibus"
 scritto nel 1415. Forse il Gelsomino ebbe nei suoi primi tempi
 la sorte comune con tanti altri fiori, fu o poco conosciuto o poco
 apprezzato.
Il primo ad averne qualche esemplare fu Cosimo I de' Medici,
 detto il "Gran diavolo": si invaghì tanto di questo fiorellino,
 che volendo esserne l'unicopossessore, proibì severamente ai 
suoi giardinieri di regalarne anche una sola pianta e di riprodurlo
 in molti esemplari. L'ordine granducale fu scrupolosamente
 rispettato per molti anni e chi sa per quanto tempo
 ancora il Gelsomino sarebbe rimasto proprietà esclusiva dei Medici,
 se un caso fortuito non ne avesse agevolata la propagazione
. Un giovane giardiniere, volendo presentare un ricco e gentil
 dono alla propria fidanzata nel giorno del suo onomastico,
 pensò di offrirle un ramoscello di Gelsomino, e così fece.
 La giovane gradì moltissimo: dolente che un così bello e raro fiore
 dovesse avvizzire così presto, lo mise in terra per
 conservarlo fresco più lungamente. Ottenne più di quanto sperasse.
 Il Gelsomino restò verde per tutto l'anno e nella seguente primavera
 gettò nuovi germogli e nuovi fiori. Assoggettato a miglior coltura si
 fece più robusto e diede rigogliosi polloni che costituirono altrettante piante.
 Divenne il padre, se non di tutti, almeno i buona parte dei Gelsomini
 che possediamo! Il ricavo della vendita di queste pianticelle fu tanto cospicuo,
 che i poveri amanti divennero ben presto sposi doviziosi e felici.
 Da quel tempo le giovinette toscane usarono portare nel dì delle 
nozze un mazzetto di gelsomini, in memoria di tale avvenimento.
 In Toscana ancora oggi si dice che " ragazza degna di portare
 quel mazzolino è ricca abbastanza per fare la fortuna del marito".
La coltivazione del Gelsomino è delle più facili. Qualunque terra
 gli conviene, vegeta però meglio nei terreni leggeri e freschi ingrassati
 con letame cavallino ben macerato. I geli, se intensi e prolungati,
 possono uccidere i suoi rami, ma è raro che guastino le sue radici per cui,
 avvenendo ciò, basta tagliare in primavera verso terra i suoi rami per
 ottenere getti rigogliosissimi e riparare in soli due anni il danno sofferto.
In certe zone d'Italia, specialmente il Liguria, si coltiva il gelsomino per
 uso in profumeria.



Utilizzo Magico: i fìori secchi rientrano nelle misture per i sacchetti
 talismanici e negli incensi d’amore. In Arabia è considerata la pianta
 dell'amore. I fiori, bruciati nella stanza prima di coricarsi, favoriscono
 i sogni medianici; portati indosso propiziano i rientri di denaro e la prosperità.
 Il Gelsomino è posto sotto l’influenza della Luna
Il gelsomino é un fiore legato alle fate e agli spiritelli della natura,
le fate di questo fiore aiutano a portare sogni sereni e chiarezza mentale.
 I fiori essiccati sono aggiunti ai sacchetti e alle miscele d'amore,
per attrarre un amore soprattutto spirituale. Sempre i fiori,
bruciati in maniera rituale eo portati addosso attirano ricchezza e denaro
. Bruciati nella stanza da letto portano sogni profetici e il
 loro profumo favorisce il sonno.




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