GELSOMINO:
La parola " Gelsomino" deriva dal persiano " yasamin" con la sovrapposizione della parola " gelso ". Appartiene alla famiglia delle Oleaccee, dai fiori stellati bianchi o gialli e molto profumati. Comprende circa duecento specie arbustive. Il Gelsomino più noto è lo Jasminus officinale. Altra specie rinomata è lo Jasminum umile. In tedesco: der Jasmin. In inglese: the jasmine. Aimè-Martin dice che il Gelsomino sembra essere stato creato appositamente per servire l'emblema dell' amabilità e lo paragona alle persone di carattere perfetto, che sembrano messe nella società per arricchirla moralmente. Il Gelsomino, originario del Malabar nelle Indie Orientali , fu importato nell'Europa dai navigatori spagnoli in epoca non ben precisata fra il 1524 ed il 1528. Ma in Italia sembra però che esistesse anche prima di quel tempo, e ne fa prova una figura di tal fiore ben disegnata e colorita che si trova nel Codice lasciatoci dal Rinio " Liber de Simplicibus" scritto nel 1415. Forse il Gelsomino ebbe nei suoi primi tempi la sorte comune con tanti altri fiori, fu o poco conosciuto o poco apprezzato. Il primo ad averne qualche esemplare fu Cosimo I de' Medici, detto il "Gran diavolo": si invaghì tanto di questo fiorellino, che volendo esserne l'unicopossessore, proibì severamente ai suoi giardinieri di regalarne anche una sola pianta e di riprodurlo in molti esemplari. L'ordine granducale fu scrupolosamente rispettato per molti anni e chi sa per quanto tempo ancora il Gelsomino sarebbe rimasto proprietà esclusiva dei Medici, se un caso fortuito non ne avesse agevolata la propagazione . Un giovane giardiniere, volendo presentare un ricco e gentil dono alla propria fidanzata nel giorno del suo onomastico, pensò di offrirle un ramoscello di Gelsomino, e così fece. La giovane gradì moltissimo: dolente che un così bello e raro fiore dovesse avvizzire così presto, lo mise in terra per conservarlo fresco più lungamente. Ottenne più di quanto sperasse. Il Gelsomino restò verde per tutto l'anno e nella seguente primavera gettò nuovi germogli e nuovi fiori. Assoggettato a miglior coltura si fece più robusto e diede rigogliosi polloni che costituirono altrettante piante. Divenne il padre, se non di tutti, almeno i buona parte dei Gelsomini che possediamo! Il ricavo della vendita di queste pianticelle fu tanto cospicuo, che i poveri amanti divennero ben presto sposi doviziosi e felici. Da quel tempo le giovinette toscane usarono portare nel dì delle nozze un mazzetto di gelsomini, in memoria di tale avvenimento. In Toscana ancora oggi si dice che " ragazza degna di portare quel mazzolino è ricca abbastanza per fare la fortuna del marito". La coltivazione del Gelsomino è delle più facili. Qualunque terra gli conviene, vegeta però meglio nei terreni leggeri e freschi ingrassati con letame cavallino ben macerato. I geli, se intensi e prolungati, possono uccidere i suoi rami, ma è raro che guastino le sue radici per cui, avvenendo ciò, basta tagliare in primavera verso terra i suoi rami per ottenere getti rigogliosissimi e riparare in soli due anni il danno sofferto. In certe zone d'Italia, specialmente il Liguria, si coltiva il gelsomino per uso in profumeria. |
Utilizzo Magico: i fìori secchi rientrano nelle misture per i sacchetti
talismanici e negli incensi d’amore. In Arabia è considerata la pianta
dell'amore. I fiori, bruciati nella stanza prima di coricarsi, favoriscono
i sogni medianici; portati indosso propiziano i rientri di denaro e la prosperità.
Il Gelsomino è posto sotto l’influenza della Luna
Il gelsomino é un fiore legato alle fate e agli spiritelli della natura,
le fate di questo fiore aiutano a portare sogni sereni e chiarezza mentale.
I fiori essiccati sono aggiunti ai sacchetti e alle miscele d'amore,
per attrarre un amore soprattutto spirituale. Sempre i fiori,
bruciati in maniera rituale eo portati addosso attirano ricchezza e denaro
. Bruciati nella stanza da letto portano sogni profetici e il
loro profumo favorisce il sonno.
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