Tuttavia, le sue origini sono incerte.Ecate è la più impenetrabile delle Dee, ammantata com'è da quel denso alone di mistero che le conferisce l'aspetto insidioso e terrifico.
In realtà sono soltante le nostre paure ataviche, prima dell'avvento di Zeus e degli Dei Olimpici e prima che il suo culto fosse relegato alle temutissimestreghe tessaliche, Ecate era una positiva e serena divinità della rigenerazione.
E' figlia del titano Crio l'Ariete del cielo (il dio cornuto della wicca), corrispondente a marte e al fuoco. E' la dea delle streghe, la cui antica prerogativa è poter concedere ai mortali qualsiasi desiderio. Ecate è la dea del pioppo nero e del salice. Nell'Europa del nord il legame del salice con le streghe è così stretto che la parola witch, ossia strega, deriva dallo stesso nome che anticamente designava il salice e da cui deriva anche wicker, vimine; la scopa delle streghe inglesi è fatta ancor oggi con legacci di vimine in onore a Ecate. Altre piante a lei sacre sono la cicuta e il tasso, come ben sapeva Sheakespeare.
La Caledonii Wicca, conosciuta come Tradizione di Ecate, è una corrente che riprende antiche credenze scozzesi. Presso i Veneti antichi sono assenti le divinità olimpiche maschili della generazione di Zeus; i fondamenti del loro culto sono pertanto antecedenti e si rifanno al matriarcato di origine anatolica, epoca in cui la Triade era incarnata da divinità femminili. In Veneto Ecate era chiamata Tribusiate: gli ex-voto dei santuari di Este, Lagole e Magrè ne attestato la vasta diffusione del culto. Ci sono poi dei suoi rapporti mitici con Oreste, nipote del capostipite della stirpe veneta (Pelope). In Anatolia Medea, la maga del mito degli Argonauti, era una sua devota e il re di Troia Priamo aveva sposato Hecuba, una sua incarnazione.
Nella Teogonia di Esiodo le è conferito un potere supremo sulla Terra - sul Mare e sul Cielo, descrivendola come dotata delle tre teste di Cane - Leone e Cavalla (in rapporto all'antica tripartizione dell'anno). Le tre teste e i tre corpi indicano i tre sistemi rappresentazionali: cenestesico - sonoro - visivo:Come cagna bianca, aveva partorito il tralcio della vite ed allattato Asclepio, il dio della medicina. Sue figlie erano le Empuse, che avevano natiche d'asino e sandali di bronzo ed erano smaniose di sedurre gli uomini (come in Palestina le figlie di Lilith). Nel buio dell' Erebo vivono le tre Erinni. Hanno viso di cane, chioma di serpenti e ali di pippistrello; il loro corpo è nero come il carbone ed hanno occhi iniettati di sangue. Divinità antichissime, non riconoscono altra legge che la propria.
Le tre Gorgoni abitavano ad occidente nel paese degli Iperborei. Medusa aveva lo sguardo che pietrificava e fu decapitata da Perseo con lo stratagemma dello scudo che ne rifletteva l'immagine come uno specchio.
Le tre Esperidi erano figlie della Notte dal nero seno. Eracle, nel corso delle sue fatiche, si impossessò delle mele d'oro custodite nel loro giardino e le portò nel Tartaro..
Ecate è una delle più antiche dee che si conoscano e, fra tutte, la più misteriosa e distante in apparenza.
Quello che, probabilmente, sapete di lei è che è la Regina delle Streghe, degli spettri e dei vampiri…. Ebbene, queste sono per lo più menzogne e interpretazioni sbagliate e senza fondamento, ed ora vedremo insieme perché.
In realtà Ecate è una divinità positiva, generosa, protettrice e legata alla rinascita. Partiamo da un’immagine per conoscere questa straordinaria dea:la prima cosa che salta a gli occhi è che vi sono tre figure: Ecate è una e triplice, ha in sé diversi aspetti e manifestazioni, come nella tradizione delle dee lunari.
In effetti, in passato Ecate era dipinta come una fanciulla bellissima e perfetta. Essendo, come tutte le divinità, immortale e quindi eternamente giovane. Secondo L.R. Farnell (Hekate in Art): "La prima raffigurazione di Ecate di cui abbiamo conoscenza è una piccola terracotta trovata ad Atene, con una dedica ad Ecate, nello stile del VI sec. a.C. La dea è seduta su un trono con una ghirlanda sulla sua testa". Le successive raffigurazioni la vedono prima come un singola fanciulla, quindi come una donna con tre teste o sei braccia o tre corpi, spesso uno di schiena all'altro e recanti numerosi oggetti e simboli nelle mani. Questa differente tipologia di raffigurazione è dovuta alla qualità divina e di Ecate in particolare di poter prendere spoglie differenti.
L'attuale immagine di Ecate, Fanciulla-Madre-Anziana, risulterebbe estranea alla gente dell'antica Grecia, essendo una rielaborazione romantica e in chiave moderna e wiccan e, in definitiva, una proiezione parafrasata della simbologia che vi è dietro alla dea.
Nel suo aspetto di Fanciulla, Ella presiede ai nuovi inizi. Può anche essere invocata nel caso in cui si voglia guardare qualcosa da un punto di vista nuovo, fresco, attraverso il quale non si è mai guardato: rivolgersi a Lei quando la Luna inizia la sua prima fase.
Nel suo aspetto di Madre, è tempo di rivolgersi a Lei quando si ha bisogno del nutrimento e della protezione che qualunque madre darebbe: rivolgersi a Lei quando la Luna è piena.
Nel suo aspetto di Anziana, la si può invocare per protezione, saggezza e magia nelle ore dedicate alla Luna Nera. Ecate come l’Anziana è stata rappresentata dai cristiani come la vecchia torva e brutta che dispensa maledizioni. È tuttavia una rappresentazione falsa e dettata dalla necessità da parte dell’allora nascente religione cristiana di abbattere sia gli dèi pagani sia la potenza femminile. Ecate, infatti, rappresenta il femminino sacro a cui è stato tolto ogni potere e importanza in favore di uno squilibrio inaccettabile nei confronti del solo lato maschile. Ella ci insegna che il femminile è portatore di vita e saggezza.
"La triplicazione di una figura divina, nell'intento di potenziarla e amplificarla, non è un fatto isolato nella cultura celtica (in Irlanda è il caso delle tre Macha, oppure delle tre Morrigan o di Bambia, Fotla ed Eriu, progenitrice dell'Irlanda) e sono, per esempio, numerose le edicole votive con tre figure femminili (le matres menzionate dai classici latini) di cui una, quella centrale, con una sorta di cuffia in testa e un bimbo in grembo, è la più importante..." da "I tarocchi Celtici".
Secondo alcuni studiosi, il trio di Ecate è composto da Persefone come Fanciulla, Demetra come Madre ed Ecate come Anziana. Questo aspetto verrà discusso più avanti.
Per questa sua triplice forma, Ecate simboleggia anche l’onniscienza: ella può vedere nel passato, nel presente e nel futuro e simboleggia il collegamento fra le vite passate e quelle che dovranno venire, come vedremo in seguito e nel collegamento con Giano.
Inoltre, Ecate custodisce e presiede i crocevia: qualunque incrocio, in particolare quello di incontro di tre vie, è a lei sacro ed un tempo vi erano edificate edicole ed effigi in suo onore. Molte credenze e rituali di derivazione contadina approdano nella loro fase culminante proprio nei crocevia e ai trivi. Ad Albano, tra Potenza e Matera, un tentativo di scioglimento di fatturaimplicava proprio il disfare nodi (ritorno alla figura di Iside) ad un incrocio nottetempo.
Come si vedrà nella sezione dei rituali, è proprio in questi luoghi che si portano le offerte in suo onore. La cristianità ne ha fatto invece territorio diabolico dove vi si seppellivano i suicidi. Il crocicchio è, al contrario, un posto di concentrazione di energie: le strade, i cammini, i destini si incrociano e portano ad una scelta. Ecate è la dea delle scelte e della libertà di scelta. È stato detto che il servizio di Ecate è libertà perfetta. Ella è la Liberatrice perché si manifesta nelle nostre emozioni e nei nostri impulsi più profondi, i quali inevitabilmente minacciano il sistema ideato per contenerli. Ella è amore e rabbia, che rifiutano di accompagnarsi nell’ordine sociale. Essere “liberi dalla schiavitù” una volta significava che, nel circolo rituale, tutti erano uguali, che fossero contadini, servi o nobili nel mondo fuori. La schiavitù oggi è mentale ed emotiva tanto quanto psicologica: la schiavitù delle percezioni fisse, delle idee condizionate, dei dogma ciechi, della paura. La stregoneria esige libertà intellettuale e il coraggio di affrontare i nostri presupposti. Non è un sistema di credenze: esso è un’attitudine di gioia e stupore del mondo in costante rinnovamento interiore. Ecate rafforza l’indipendenza femminile dalle soverchianti influenze maschili.Ecate, Regina delle Streghe e della magia, soprattutto della latinità classica, era addociata al mondo magico, soprattutto in relazione a pratiche di evocazioni negromantiche e di rituali di magia amatoria. Per esempio, nel secondo caso, la dea è invocata a sostegno degli incantesimi per creare o mantenere un legamento d’amore. Come ben sappiamo dalle ricostruzioni posteriori, la recitazione delle formule si accompagnava alla preparazione di pozioni o filtri da far bere all’oggetto dell’incantesimo e gli ingredienti della bevanda, tipici della farmacopea magica, sono caricati di un alto valore simbolico.
La leggenda vuole che Ecate possieda un rigoglioso e bellissimo giardino notturnonelle sue dimore sotterranee. Questo giardino segreto è sotto la custodia e la cura delle sue sacerdotesse, Medea e Circeraccolgono queste piante dai meravigliosi effetti. Qui di seguito vi è una completa descrizione delle piante sacre ad Ecate. E' curioso come molte abbiano lo stesso nome popolare: Erba del Diavolo o Erba delle Streghe.
Le piante sacre o care alla Dea sono:verbena,mandragora,datura,asfodelo,croco,ciclamino,aconito,lavanda,salice,pioppo,papavero,tasso,cipresso,nocciolo,cedro,belladonna,aglio,timo.
Delle 3 Morrigan non l'ho mai sentito, esiste una sola Morrigan.
ReplyDeleteMacha sono le streghe del piemonte e non centrano con divinità.
I tarocchi Celtici è una stupidaggine moderna senza fondamento.
Per il resto è un buon articolo, molti pensano a Ecate come qualcosa di brutto negativo, lei accompagna i morti nell'aldilà non fa morire la gente.