22 January, 2011

ROSMARINO:Il Rosmarino, regina delle piante aromatiche, è la tipica pianta mediterranea, che cresce sia spontanea che coltivata soprattutto lungo le fasce costiere. L'etimologia del suo nome è abbastanza controversa: secondo alcuni deriverebbe dal latino "ros = rugiada" e "maris = mare" vale a dire "rugiada del mare" secondo altri deriverebbe sempre dal latino ma da "rosa = rosa" e "maris = mare" cioè "rosa del mare" secondo altri dal latino "rhus = arbusto" e "maris = mare" cioè "arbusto di mare". In ogni modo, qualunque sia la sua origine, è sempre strettamente legata al mare che lo ricordano anche i suoi delicati e deliziosi fiori colore del mare.E' una pianta arbustiva, perenne con portamento cespuglioso che può raggiungere un'altezza di tre metri..

Preferisce terreni asciutti, va pertanto annaffiato poco e spesso facendo attenzione a non inzuppare il terreno e a non lasciare ristagni idrici che non sono tollerati. Le maggiori richieste idriche si hanno quando la piantina di rosmarino è ancora giovane e durante la fioritura.
Il rosmarino è una pianta ricchissima di olio essenziale responsabile delle caratteristiche aromatiche di questa pianta costituito essenzialmente da pinene, conforene, limonene, flavonoidi, acidi fenolici, tannini, resine, canfora e acido rosmarinico.Il fusto del rosmarino all'inizio è prostrato, poi eretto e molto ramificato con radici molto profonde e tenacemente ancorate al terreno.
Le foglie sono piccole, prive di picciolo, un po' coriacee, di un bel colore verde scuro sulla pagina superiore e verde-argentate-bianche in quella inferiore, strette, lineari e molto fitte sui rami e ricche di ghiandole oleifere.
I fiori sono riuniti in grappoli che crescono all'ascella delle foglie, di colore azzurro-violetti e presenti quasi tutto l'anno. Sono ermafroditi e ad impollinazione entomofila soprattutto da parte delle api che vanno ghiotte del loro nettare dal quale producono un miele delizioso.I frutti sono degli acheni che diventano scuri a maturità.Il rosmarino è una pianta che ama il sole, il caldo e l'aria quindi sono piante che devono essere coltivate all'aperto, anche in vaso, purchè siano tenute in un balcone o in un davanzale.
Crescono molto bene lungo le zone litoranee del mediterraneo e tollerano senza alcuna difficoltà l'aria salmastra. E' preferibile però che siano localizzate in zone riparate da eventuali venti freddi che potrebbero sopraggiungere con l'inverno.
Temperature al di sotto di 10-15 °C sono mal tollerate  specialmente se la pianta ha già un certo numero di anni.

Si utilizzano sia le foglie che i fiori, che vanno raccolti in piena fioritura, durante l'estate. I rametti con i fiori del rosmarino vanno essiccati appena raccolti, il più velocemente possibile appesi a testa in giù in luoghi asciutti, bui e aerati affinché non perdano le loro caratteristiche. Una volta essiccati, vanno recuperate le foglie ed i fiori e conservati in vasetti di vetro sigillati.
Per la produzione degli oli essenziali si utilizzano le sommità fiorite fresche.
Il rosmarino è meglio utilizzarlo fresco in quanto con l'essiccazione perde buona parte dei suoi principi attivi.

Secondo la tradizione ermetica è la pianta rappresentativa del terzo decano dei gemelli e presiede alle mani e ai loro mali. Per questo motivo durante i riti di purificazione ci si lavava con il rosmarino pena la non guarigione.
L'uso della pianta di rosmarino fin dall'antichità è stato da sempre legato alle sue positive proprietà terapeutiche. Sono numerosissime le leggente e le "ricette" proposte a base di questa pianta nel corso dei secoli. Ne proponiamo alcune tra le più famose.
Una preparazione divenuta molto famosa è "l'Acqua della Regina d'Ungheria" che diceva:
"Io donna Isabella, regina d'Ungheria, di anni 72, inferma nelle membra e affetta di gotta, ho adoperato per un anno intero la presente ricetta donatami da un eremita mai da me conosciuto, la quale produsse su di me un così salutare effetto che sono guarita ed ho riacquistato le forze, sino al punto da sembrare bella a qualcuno. Il re di Polonia mi voleva sposare ma io rifiutai per amore di Gesù Cristo. Ho creduto che la ricetta mi fosse stata donata da un angelo. Prendete l'acqua distillata, quattro volte trenta once (1 oncia = 28,35 gr n.d.r.), 20 once  di fiori di rosmarino, ponete tutto in un vaso ben chiuso, per lo spazio di 50 ore: poi distillate con un alambicco a bagnomaria. Prendete una volta alla settimana una dramma (1 dramma = 3,545 grammi n.d.r.) di questa pozione con qualche altro liquore o bevanda o anche con carne. Lavate con esso il viso ogni mattina e stropicciate con essa le membra malate. Questo rimedio rinnova le forze, solleva lo spirito, pulisce le midolla, dà nuova lena, restituisce la vista e la conserva per lungo tempo; è eccellente per lo stomaco ed il petto" (cfr . Giuseppe De Vitofranceschi, Le virtù medicinali del rosmarino, Milano 1983).
Ancora famoso è "l'Aceto dei quattro ladri" da un'antica leggenda francese che narra la storia dei quattro ladri che nel 1630, quando la peste colpì tutta l'Europa, saccheggiavano le case degli appestati senza mai contrarre la malattia. Quando furono finalmente presi e condannati a morte svelarono la ricetta dietro la promessa d'avere salva la vita (non appena l'ebbero rivelata, vennero uccisi): si cospargevano il corpo con un aceto da loro inventato formato dagli oli essenziali di salvia, rosmarino, timo, menta, ginepro, cannella e lavanda (le piante potevano variare a seconda della zona di origine della storia), tutte piante note per le loro proprietà antisettiche e antibatteriche. Nacque così "l'aceto dei quattro ladri" che veniva molto usato coma antibiotico naturale in caso di infezioni ed epidemie.
Un altro balsamo famoso è "Il Balsamo Tranquillo", chiamato così perchè fu inventato da frate Tranquillo, un cappuccino, formato da una mescolanza di varie erbe, dove spicca il rosmarino, utile per curare i reumatismi.
Ancora ritroviamo nel libro "Teatro farmaceutico" di Giuseppe Donzelli (medico, chimico e filosofo napoletano vissuto nel 1600) la seguente ricetta: "Piglia di fiori di rosmarino libre una, zucchero libbre tre. Si cuoce lo zucchero a cottura di manuschristi e si lascia raffreddare, e poi vi si mescola li fiori sani e si fanno cuocere poco perchè così facendo li si resta il loro colore natio. Conforta il cerebro humido, giova al cuore e corrobora le membra nervose".
Nota a molti è "l'acqua di San Giovanni" che consiste in una serie di rituali da compiere in concomitanza della festa di San Giovanni, il 24 giugno che corrisponde al solstizio d'estate. Vuole la tradizione che si debbano raccogliere una serie di erbe (ginestra, iperico, artemisia, verbena, timo, rosmarino, salvia, basilico, maggiorana, lavanda, rosa, ecc. La composizione delle erbe varia da regione a regione) il giorno prima del 24 e che siano lasciate in acqua, fuori di casa durante la notte del 24. La mattina dopo ci si deve lavare con quest'acqua e poi buttarla via in quanto si dice che porti benefici alla pelle e come protezione per le malattie.
E tante altre ancora .... che stanno a testimoniare gli straordinari poteri e virtù di questa incredibile pianta che ci fornisce madre natura, senza farci spendere neanche un euro.
Per le sue proprietà si sono attribuite virtù magiche tanto che nel Medioevo si aveva l'abitudine di realizzare oggetti di ogni tipo con il legno del rosmarino da usare come talismano tra i quali i pettini che avrebbero impedito la calvizie.
Pare che la pianta di rosmarino allontani gli insetti dalle piante vicine.
Sacchetti contenenti rosmarino sono spesso messi negli armadi per tenere lontane le tarme.


Il rosmarino è considerata la pianta balsamica per eccellenza conosciuta ed utilizzata fin dai tempi più antichi per le sue proprietà medicinali.
E' una pianta ricchissima di oli essenziali quali in pinene, conforene, limonene, flavonoidi, acidi fenolici, tannini, resine, canfora e contiene anche l'acido rosmarinico che ha proprietà antiossidanti.
Le sue proprietà sono: stimolante, tonico, stomachico, antispasmodico, eupeptico, antiossidante, antinfiammatorio e antisettico.
L'olio essenziale di rosmarino è un potente antibatterico e fungicida.
Viene usato come tonico digestivo del fegato.
Ha proprietà astringenti dovute al tannino per cui è utile per i problemi di diarrea e riducono il flusso mestruale se troppo abbondante. E' efficace nei casi di meteorismo e dei disturbi intestinali in genere, nel caso di spasmi ventrali, vertigini, inappetenza, e per l'esaurimento psicofisico. Inoltre rinfranca la memoria debole ed è ottimo nei casi di depressione.Il fusto del rosmarino all'inizio è prostrato, poi eretto e molto ramificato con radici molto profonde e tenacemente ancorate al terreno.

E' uno stimolante naturale per aumentare il flusso sanguigno e ristabilizzante della resistenza dei capillari fragili. L'infuso di rosmarino e salvia è ottimo per il mal di gola
L'olio essenziale è molto usato anche in profumeria entrando nella composizione di numerose lozioni, profumi, linimenti, saponi e collutori.
Se si vuole godere a pieno delle sue caratteristiche sarebbe preferibile utilizzare il rosmarino spontaneo perchè anche se quello coltivato mantiene le sue caratteristiche queste sono maggiori nelle piante allo stato spontaneo.In aromaterapia è usato per migliorare la memoria, per la depressione e per alleviare l'emicraniaIl rosmarino può essere usato fresco direttamente nei cibi, come infuso o decotto. 
Per uso esterno, i risciacqui sono efficaci contro il mal di denti e le frizioni per i dolori reumatici ed il mal di testa.
I cataplasmi delle foglie tritate e riscaldate nell'olio sono ottime per le contusioni e le slogature.
Usato per risciacquare i capelli, stimola i follicoli piliferi alla ricrescita e previene la calvizie precoce.
Per le sue proprietà antisettiche è indicato per gli eczemi e come disinfettante per le ferite.
Vaporizzazioni con l'infuso concentrato sono ottime per combattere le rughe e ringiovanire la pelle.
L'infuso, unito all'acqua del bagno ha un eccellente effetto stimolante e secondo alcuni avrebbe anche un potere afrodisiaco se mescolato alla menta ed alla salvia.
Il rosmarino è un'erba insostituibile in cucina, soprattutto nella cucina mediterranea per carni, pesci e salse ed è la spezia più usata nella cucina mediterranea..La simbologia del rosmarino è molto varia ma sempre positiva.
Da sempre ha rappresentato la buona salute ispirando una serie di leggende e credenze. Nell'ottocento si credeva che i fiori posti a contatto della pelle donassero la felicità così come le foglie messe sotto il letto facevano si che non si avessero incubi o che coltivare la pianta sul davanzale allontanasse le malattie.
Ha inoltre rappresentato la rinascita e l'immortalità.Per gli antichi egizi rappresentava l'immortalità tanto è vero che se ne metteva una manciata in mano al defunto per facilitarne il viaggio nell'oltretomba. L'uso funerario di questa pianta ha trovato nel passato una grande diffusione in tutta l'Europa e in molti paesi c'era l'usanza di accompagnare un defunto al cimitero tenendo in mano un ramoscello di rosmarino o si componevano le corone funerarie di rosmarino, mirto e alloro.
Da sempre è considerata una pianta di buon auspicio, sincerità, fedeltà e felicità e si usava infatti dare al pastore officiante un matrimonio un mazzo di rosmarino.
Il rosmarino è anche un simbolo di buon auspicio infatti in Inghilterra si credeva che portare all'occhiello del rosmarino favorisse qualunque impresa.Per quanto riguarda le sue proprietà magiche,possiamo dire che questa piantina protegge dalla negatività,dal malocchio,si usa per le benedizioni,le consacrazioni e le magie d'amore;viene usato anche per bagni purificatori e bruciato come incenso e messo nei sacchettini magici.

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